![La replica di CasaPound: «Mai episodi di violenza alle nostre feste. Nessuno può vietarle»](https://www.ilgiunco.net/images//images/2018/09/festa-casapound-205831.jpg)
GROSSETO – “Ormai da diversi anni, a ridosso della festa nazionale di CasaPound, che dal 2017 si svolge a Grosseto, siamo costretti a leggere deliranti comunicati stampa ad opera di partiti e associazioni della sinistra maremmana che, gridando allo scandalo e agitando lo spettro del colpo di stato, chiedono a gran voce che venga proibito l’evento”. Così risponde CasaPound Grosseto dopo le critiche ricevute anche in seguito alla feroce aggressione al giornalista Andrea Joly a Torino.
“In questi anni abbiamo cercato di far capire a lor signori che tale richiesta non poteva essere accolta semplicemente perché, trattandosi di una festa che si svolge in un luogo privato, nessun presidente regionale o sindaco aveva il potere di vietare – prosegue il movimento -. Peraltro, in tutti questi anni, non si sono mai registrati i fantomatici episodi di cui parlano questi personaggi: basterebbe fronteggiare l’empiricità della questione. Ma nel loro caso ‘repetita non iuvant’, e così anche quest’anno tocca ascoltare la solita litania. Ciò che però oggi sorprende, sono le dichiarazioni del dottor Calì, presidente dell’Anpi, che parla di raduno inaccettabile, di rischio per la sicurezza nazionale e chiede lo scioglimento dell’organizzazione”.
“Queste parole sorprendono perché il dottor Calì è stato ripetutamente accolto con gentilezza e rispetto nella sede grossetana di CasaPound in qualità di giornalista – va avanti CasaPound -, prima di ‘essere folgorato sulla via di Damasco’, dove ha avuto la possibilità di intervistare il segretario regionale e di filmare tutto ciò che riteneva utile per il suo lavoro e dunque di vivere una realtà diversa da quella che oggi descrive e che probabilmente, per convenienza, ha dimenticato”.
“Invitiamo anche Luciano Calì, insieme a Joly e Salis, ad un dibattito e confronto pubblico sulla crescente tensione politica, presso la nostra festa – conclude CasaPound -. D’altra parte, essendo già stato ospite nella nostra sede locale, non dovrebbe esserci alcun problema per lui”.