![No ai clandestini, Maremma Migliore e Fronte nazionale in piazza](https://www.ilgiunco.net/images//images/2017/07/maremma-migliore-190055.jpg)
GROSSETO – «Anche oggi Maremma Migliore e Fronte Nazionale per le strade di Grosseto nell’intento di sensibilizzare la popolazione sul problema dei nuovi arrivi di clandestini che il governo ha inviato nella nostra città». Si legge così nella nota congiunta di Maremma Migliore e Fronte nazionale.
«Anche a Grosseto va ad aumentare il business della cosiddetta accoglienza che altro non è che la tratta degli schiavi rivista in chiave moderna e ammantata di quello che noi definiamo il buonismo falso e peloso di chi specula sui drammi altrui senza proporre soluzioni che tengano conto primariamente dei bisogni e delle improcrastinabili esigenze della Maremma e del resto dell’ Italia e degli Italiani ma anche degli stessi cosiddetti migranti».
«Avvertiamo la popolazione di Grosseto che il flusso è destinato a continuare e ad aumentare e per questo motivo invitiamo tutti i cittadini a tenere la guardia alzata e a protestare con tutti i mezzi legali e civili contro questa invasione . Il tutto nel silenzio inspiegabile di alcune forze politiche che in campagna elettorale avevano condiviso pienamente certi temi che noi da sempre portiamo avanti».
«Il conforto ci viene però dalle reazioni udite oggi da parte dei grossetani che , nella stragrande maggioranza di coloro che abbiamo avvicinato , sia semplici cittadini che operatori del commercio ambulante , abbiamo distribuito il nostro messaggio all’ interno del mercato settimanale e nelle vie del centro storico , ci hanno mostrato condivisione ed apprezzamento per la nostra azione politica . Per questo motivo saremo promotori di una azione che impegni il Sindaco e la giunta ad intraprendere una azione formale verso le rappresentanze locali dello stato e della regione toscana affinché sia chiaro che la città di Grosseto nella sua maggioranza dice un No chiaro e forte a questa tipo di politica della cosiddetta accoglienza che va ad acuire il disagio sociale ed il già precario equilibrio del vivere civile dovuto ad una crisi economica che ancora , nonostante i falsi proclami nazionali , “morde” specialmente le classi sociali più umili e bisognose di aiuto».