MONTEMERANO – L’Accademia del Libro ospita Carlo Casi, archeologo, direttore scientifico della Fondazione Vulci per una conversazione sulle straordinarie scoperte della campagna archeologica di scavi del 2023. L’appuntamento è per sabato 13 aprile alle 18, nella sala della Biblioteca di storia dell’arte di Montemerano.
“Delle città-stato della dodecapoli etrusca, Vulci fu probabilmente la più rinomata come fucina produttiva e luogo di importazione delle ceramiche ateniesi – dichiarano gli organizzatori -. L’aristocrazia locale, dai gusti raffinati, era piuttosto esigente in materia di recipienti da simposio e corredi funebri. Ne è una prova il ricco corredo rinvenuto lo scorso anno all’interno del parco archeologico, nella necropoli dell’Osteria, durante la campagna archeologica di scavo che è stata condotta dalla Fondazione Vulci sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale”.
“A fine ottobre, gli archeologi hanno svelato il sepolcro a doppia camera, una in parte saccheggiata e l’altra inviolata, risalente alla fine del VII secolo avanti Cristo. L’ambiente funerario intatto denominato “Tomba 58” custodisce vasellame, utensili, accessori ornamentali, coppe, manufatti in bronzo, ceramiche e addirittura un braciere che conserva ancora i resti dell’ultimo pasto mai consumato. La seconda camera conserva due anfore per il trasporto di vino di provenienza greco-orientale, oltre ad una punta di lancia di ferro”.
Parlerà di questa straordinaria scoperta e della sua importanza nella conoscenza della società vulcente, direttore scientifico della Fondazione Vulci, l’archeologo Carlo Casi.
Introdurrà la conversazione l’archeologo Massimo Cardosa, direttore del Museo di Preistoria e Protostoria di Manciano e del Museo Archeologico di Saturnia.