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Torna la rassegna teatrale “Non ci resta che ridere”: ecco tutto il programma

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Teatro degli Industri

GROSSETO – Riparte la stagione teatrale non professionistica al teatro degli Industri. La Fita Grosseto con I Teatranti di Fabio Cicaloni, in coorganizzazione con il Comune di Grosseto – assessorato alla cultura e grazie al sostegno di Banca Tema, danno il via alla XIV edizione della rassegna “Non ci resta che ridere”, il festival di teatro tragicomico.

Il nuovo direttore artistico, Fabio Cicaloni, che ha ereditato da Giacomo Moscato l’onore e l’onere della direzione artistica, è felice di dare il via a questo importante appuntamento con la città.

Si comincia domenica 3 dicembre alle 17 con “Il fatto non sussiste” della compagnia Instabili dei dintorni di Roccastrada, uno spettacolo fuori concorso, che rappresenta un po’ un’anteprima della vera e propria stagione da gennaio in poi. Lo spettacolo, che lega fortemente questo festival al nostro territorio, vuol ricordare un evento infausto della nostra storia, quale fu il crollo della miniera di Ribolla in cui persero la vita tanti lavoratori nel 1954. Non si ride, dunque, nel primo spettacolo, ma si va a teatro per non dimenticare e vivere un’esperienza di teatro sociale.

Le risate non mancheranno con il secondo appuntamento, il 14 gennaio alle 17, con la compagnia Ripartiamo da qui di Grosseto che propone “Fumo negli occhi”, una commedia in in cui si raccontano le vicissitudini di un povero bancario alle prese con una famiglia con la smania del benessere e soprattutto dell’apparire.

Il 4 febbraio alle 17 salirà sul palco la compagnia Su il sipario di Orbetello con la pochade “Tango, monsieur?“, una divertente commedia degli equivoci in cui quattro donne, innamorate e diversissime tra loro, sono convocate, lo stesso giorno, la stessa ora, nello stesso luogo per scoprire d’essere accomunate da un beffardo destino: l’essere mogli o fidanzate del medesimo uomo.

Il 10 marzo, in doppia replica, alle 17 e alle 21, sarà il laboratorio teatrale Ridi Pagliaccio, capitanato da Giacomo Moscato, a riempire di risate il Teatro degli Industri, con una commedia che trae spunto da Petrolini, Molière e Plauto, con un titolo che rimanda subito a un famosissimo film di Totò: “47 morto che parla“. È la storia dell’avaro e scorbutico barone Antonio Peletti che nasconde il tesoretto del padre, lasciato in verità al Comune e al nipote Gastone e che, pur di negare non solo il possesso, ma l’esistenza stessa della cassetta, si finge povero e costringe alla povertà tutta la sua famiglia.

Il 21 aprile, in doppia replica, alle 17 e alle 21, va in scena un’altra compagnia storica, Il Teatraccio, che ci regala “Cose turche”, la storia di una strana ‘banda di napoletani’ che, guidata da un tal Vincenzo Castellano, decide all’improvviso di cambiare stile di vita svaligiando un casinò del nord.

Il 12 maggio alle 17 e alle 21 sarà la compagnia ospitante, I Teatranti di Fabio Cicaloni, a divertire il pubblico degli Industri con “Shakespeare a cinque“, uno spettacolo per cinque attori comici che insceneranno in 100 minuti tutte le opere del drammaturgo inglese tra gag, battute e travestimenti, in un mix di assoluta comicità.

E proprio il 12 maggio alle 19 si svolgeranno anche le premiazioni di questo festival che decreteranno migliori attrici, attori, registi e spettacolo, affidando la votazione sia agli abbonati che a una giuria tecnica.

L’abbonamento ai sei spettacoli costa 60 euro e può essere prenotato scrivendo una mail a prenotailtuoposto.spettacoli@gmail.com o telefonando al 340 9641538 entro mercoledì 29 novembre. Si potrà invece acquistare il biglietto in prevendita presso l’edicola La Pace, in viale della pace, accanto alla chiesa del Sacro Cuore, al costo di 12 euro, oppure direttamente a teatro il giorno di ciascun spettacolo, a partire da un’ora prima di ogni replica.

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