GROSSETO Venerdì 22 marzo alle ore 16 presso l’aula Magna della Fondazione Polo universitario grossetano in via Ginori, 43 l’archeologa Giovanna Pizziolo terrà la conferenza dal titolo “Paesaggi preistorici nel grossetano”, che fa parte del progetto “Incontri con le voci dell’archeologia”, nato dalla collaborazione tra la Fondazione Polo universitario grossetano, il dipartimento di scienze storiche e dei beni culturali dell’università di Siena e l’associazione Archeologica Maremmana allo scopo di divulgare i risultati delle ricerche svolte sul territorio.
“Come riconoscere le tracce del paesaggio preistorico nel paesaggio grossetano di oggi? Quali sono le evidenze lasciate dalle comunità umane che hanno frequentato il territorio maremmano a partire dalle fasi più remote del nostro passato? Le attività di ricerca sul campo degli ultimi decenni hanno fatto emergere importanti attestazioni archeologiche individuate sia in cavità sia all’aperto che testimoniano del complesso rapporto uomo-ambiente. Grazie alle metodologie proprie dell’archeologia del paesaggio è possibile utilizzare questi dati per analizzare le scelte insediative messe in atto dal paleolitico all’età dei metalli. A partire da queste considerazioni durante l’incontro vengono proposte alcune ricostruzioni del paesaggio preistorico prendendo in esame i grandi mutamenti che hanno modellato gli assetti territoriali delle aree costiere di questo settore della Toscana meridionale.”, così la professoressa Pizziolo anticipa il tema del seminario.
Giovanna Pizziolo è professore associato in preistoria e protostoria presso il dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali dell’Università di Siena. E’ stata ricercatore senior di preistoria e protostoria, ha un PhD in “Preistoria: ambiente e culture”, ha conseguito un Master of Arts in Landscape Studies, University of Leicester (UK) ed è direttore del master in Geotecnologie per l’archeologia all’Università di Siena. Si occupa principalmente di temi concernenti l’archeologia del paesaggio e le applicazioni Gis per analizzare i contesti preistorici sia a scala sito che a scala territorio. Ha svolto analisi di contesti archeologici e attività di ricognizione sul campo in Italia ed all’estero (Giordania, Cameroon, Norvegia, Burkina Faso, Portogallo e Spagna,). Collabora con le Sabap della Toscana e della Valle d’Aosta alla realizzazione di cartografia archeologica ed elaborazioni Gis di dati di scavo.
Ha lavorato sulla lettura delle paleosuperfici attraverso progetti a scala nazionale con l’Istituto italiano di preistoria e protostoria e per le Università di Firenze e Siena sviluppando tecniche di elaborazione spaziale. Ha operato su numerosi contesti insediativi (fra i quali si segnalano strutture abitative in area fiorentina, strutture minerarie e funerarie in Toscana meridionale e strutture cultuali e funerarie nel sito megalitico di Saint Martin de Corlean, Aosta) individuando nell’analisi intrasite uno dei suoi principali ambiti di ricerca. Le attività di ricerca sono state orientate alla realizzazione di sistemi informativi geografici in grado di gestire il censimento delle evidenze archeologiche e di produrre cartografia utile all’interpretazione delle dinamiche insediative (soprattutto pre-protostoriche) ma anche all’analisi della predittività archeologica. Alle attività di ricerca in ambito nazionale si aggiungono collaborazioni con team internazionali che hanno offerto ulteriore materiale di riflessione metodologica sui temi dell’archeologia del paesaggio.
Ha organizzato il workshop internazionale “Prediciting Prehistory”(Grosseto Settembre 2013). Nel maggio 2014 insieme a C. Citter ha organizzato la International Summer School in “Predictivity and Archaeology” attivata dal dipartimento di Scienze storiche e dei beni culturali dell’Università di Siena. Nel 2015 ha curato e co-organizzato la sessione su “Interpreting the unstructured: new methods and tools for intrasite spatial analysis of palaeosurfaces” al Caa 2015. Fa parte del Organizing Committee del Caa 2015 Siena e del comitato scientifico del riunione scientifica Iipp dedicata a “Le Scienze della Preistoria e Protostoria: Paleoecologia, Archeobiologia, Applicazioni digitali e Archeometria”.
Dal 2021 conduce il progetto “Paesaggi preistorici nel Parco Regionale della Maremma: field survey e Gis analysis delle evidenze di epoca preistorica” presso l’ente Parco regionale della Maremma. Ai temi del paesaggio preistorico ha dedicato anche il corso Bip (Blended Intensive Program) “Prehistoric Landscapes” finanziato dal prgramma Erasmus + che ha coordinato in collaborazione con le università di Bamberg (D) , Groningen (NL) , Oviedo (ES) e col Politcenico de Tomar (PT). Dal 2015 approfondisce lo studio della transumanza in Toscana analizzando le prime forme del pastoralismo mobile con approccio multidisciplinare. Dal 2015 è referente dell’Unità di preistoria al Progetto “TraTTo – TRAnsumanza e Territorio in Toscana” del Dssbc e coordina le attività sul campo di ricognizione archeologica. Dal 2020 partecipa al progetto Interreg CamBioVia e per conto della Regione Toscana organizza insieme a Nicoletta Volante la mostra “In transumanza: comunità, vie e culture della pastorizia, tra archeologia, antropologia e storia” (Grosseto, Settembre 2022).
Oltre alle attività di ricerca Giovanna Pizziolo ha maturato una consistente esperienza didattica attraverso docenza istituzionale in diversi atenei italiani a partire dal 2002; è stata in più occasioni invitata a presentare Lectures in ambiti internazionali. Ha collaborato inoltre alla organizzazione e pianificazione di corsi master di II livello dell’Università di Siena ai quali partecipa con attività di docenza e coordinamento.