ORBETELLO – Una signora di 92 anni è stata aggredita questa mattina in via donatori del sangue da un uomo che, prima le ha sbarrato la strada con l’auto di cui era alla guida e poi, sceso dal mezzo, ha tentato di rubarle la catenina d’oro che aveva al collo.
A farsi avanti è la nipote della signora che è stata testimone oculare del fatto : «Stamani intorno alle 10 – spiega – mia zia camminava in via donatori del sangue, a Neghelli, e si è sentita come se qualcosa le fosse caduto addosso, pensava di essere stata vittima di un piccione che le passava sopra la testa e io, che ero affacciata al balcone di casa, l’ho vista fermarsi. Senza perdere tempo un uomo e una donna le si sono avvicinati con la scusa di aiutarla nella pulizia dei vestiti e io, che non avevo capito bene ancora cosa fosse successo, li ho ringraziati».
«Quando i due si sono allontanati, mia zia che aveva tutti i vestiti macchiati, è tornata sui suoi passi per tornare casa a cambiarsi ma, quando ha cercato di attraversare, un’auto le ha sbarrato la strada per impedirle di proseguire, il conducente è sceso e le ha strappato dal collo la catenina d’oro che, fortunatamente, con grande prontezza di riflessi mia zia è riuscita a recuperare, mentre il ladro è riuscito ad allontanarsi con il pendente, un crocefisso anch’esso d’oro».
Naturalmente la signora si trova ancora in stato di choc e la nipote che ha assistito impotente a tutta la scena la ha immediatamente accompagnata a sporgere denuncia alle autorità competenti rilasciando una descrizione il più possibile dettagliata dell’aggressore e delle due persone che, spacciandosi per buoni samaritani, erano coloro che in realtà avevano spruzzato addosso alla signora la sostanza che le aveva macchiato i vestiti.
«A me i due avevano detto che si trattava degli escrementi di un piccione quando ho chiesto loro dal balcone cosa stesse succedendo – chiarisce la donna – in seguito mi sono accorta che i vestiti di mia zia erano stati macchiati dolosamente con una sostanza chimica. Perciò mi viene naturale pensare che i due fossero complici dell’aggressore che ha agito subito dopo».
La donna ha immediatamente raccontato la vicenda anche alla stampa per invitare i propri concittadini a fare massima attenzione perché, a quanto pare, un caso del genere si sarebbe verificato anche circa un mese fa: «I sedicenti buoni samaritani sono uomo e donna sono ben vestiti, lei capelli neri e lunghi, vestito corto bianco, sul metro e 65 tra i 25 e i 30 anni e lui intorno ai 40 anni, un metro e 70, mentre dell’aggressore non sono stata in grado di fornire una descrizione».