![Il comitato Lido Santini vuole incontrare i commissari Unesco. «Vogliamo partecipare a progettazione e valorizzazione»](https://www.ilgiunco.net/images//images/2015/10/geoparco-parco-delle-rocce-gavorrano-162785.jpg)
COLLINE METALLIFERE – «Da domani verrà avviata la procedura di rivalidazione del Geoparco delle Colline Metallifere. Il Comitato “Lido Santini”, in quanto portatore d’interessi diffusi e legittimi, relativi alla salvaguardia del patrimonio minerario delle Colline Metallifere, si rende disponibile ad incontrare i commissari dell’Unesco» afferma Giacomo Vinciguerra presidente del comitato.
«Le nostre istanze, inviate formalmente in questi mesi alle istituzioni, sono note a tutti voi, alle associazioni locali e nazionali che si pongono l’obiettivo della salvaguardia del patrimonio territoriale, agli studiosi; le stesse sono state anche ampiamente diffuse attraverso gli organi di informazione ed i social».
«In questo contesto, si inseriscono le azioni del Comitato sulla questione delle bonifiche indirizzate alla Regione Toscana, per ribadire la necessità di coniugare esigenze ambientali e culturali; l’istanza inviata alla Soprintendenza per il riconoscimento del patrimonio minerario come bene culturale; l’avvio di una Rete con la Fondazione sarda dei cammini di Santa Barbara e con “Le Vie dei Medici” – Italia Nostra; le passeggiate patrimoniali nei siti minerari; i Laboratori avviati in alcuni luoghi simbolici del parco con gli abitanti: Fenice Capanne, Valpiana e Niccioleta» prosegue la nota.
«Tutto ciò costituisce un insieme di azioni che il Comitato “Lido Santini” ha cercato di mettere in pratica ispirandosi ai principi della Convenzione di Faro, riunendo i suoi aderenti, i cittadini che abitano nei siti minerari, le associazioni e gli studiosi, in una comunità che “attribuisce valore ad aspetti specifici dell’eredità culturale, e che desidera, nel quadro di un’azione pubblica, sostenerli e trasmetterli alle generazioni future”».
«Alle comunità locali deve essere garantito il diritto di poter partecipare attivamente al processo di conoscenza, studio, protezione e progettazione per la valorizzazione del patrimonio archeologico minerario, inteso come organismo vivo, stratificato e complesso in continua evoluzione e come possibile punto di partenza per una rigenerazione territoriale di ampio respiro».
«E’ con questi intenti che abbiamo chiesto e ribadiamo alla direzione del parco e alle istituzioni locali l’avvio di un processo partecipato che porti all’istituzione di una comunità patrimoniale delle Colline Metallifere: questa proposta, soprattutto dopo la ratifica della Convenzione di Faro da parte del Parlamento italiano, ci sembra rappresentare il segnale inequivocabile dell’assunzione di un’ottica nuova, basata su una visione del parco come bene comune, e sull’idea che il coinvolgimento e la responsabilizzazione dei cittadini nella progettazione e programmazione condivisa del proprio futuro rappresenta l’esercizio di un loro diritto fondamentale in quanto diretti portatori e custodi del patrimonio stesso» prosegue il comitato.
«Questo appare tanto più significativo in quanto va ad interessare comunità attualmente “periferiche” come quelle di molti centri collinari del Parco e, in particolare, quelle dei villaggi minerari (Capanne, Niccioleta, Filare) che, a fronte di una passata identità lavorativa ed abitativa dinamica, si sono gradatamente visti “spegnere” in seguito al decadimento dell’attività produttiva».
«La “rigenerazione” di tali comunità in termini di esperienze di coinvolgimento progettuale e, quindi, di esercizio di cittadinanza attiva rappresenta peraltro un obiettivo molto importante per lo stesso riconoscimento Unesco, le cui Linee Guida affermano che la salvaguardia del patrimonio (naturale e culturale) è intimamente legato alla partecipazione attiva delle Comunità locali».