![Da Novecento di Baricco al teatro di Follonica: l’attore Eugenio Allegri è il direttore della Leopolda](https://www.ilgiunco.net/images//images/2014/10/fonderia-leopolda-teatro-2014-04-mod-129183.jpg)
FOLLONICA – Eugenio Allegri è il direttore artistico della Fonderia Leopolda, il nuovo teatro comunale di Follonica. La scelta è caduta sull’attore torinese, classe 1956, dopo che la commissione comunale riunita lo scorso 15 aprile, ha chiamato Allegri per un colloquio per verificarne disponibilità ed approfondire le motivazioni dell’artista.
La commissione comunale, composta dal segretario generale Serena Bolici, dal dirigente del settore cultura Paolo Marelli e dall’esperto esterno Gianluca Balestra (direttore artistico in Firenze del teatro d’innovazione Florida nonchè presidente di “Firenze dei Teatri”, l’associazione che comprende tutti i teatri del capoluogo e dell’area metropolitana di Firenze), ha esaminato i quattordici curricula pervenuti da altrettanti candidati, per poi indicare la scelta di Allegri.
Conosciuto soprattutto per “Novecento”, la pièce teatrale che negli anni novanta l’ha reso celebre al grande pubblico, Eugenio Allegri è oggi uno dei più raffinati interpreti della scena italiana e ha al suo attivo un lungo curriculum che, tra l’altro, parte da molto prima dei giorni gloriosi della sua collaborazione con Alessandro Baricco (l’autore di Novecento, appunto, poi approdato al cinema come “La leggenda del pianista sull’oceano” di Giuseppe Tornatore). Nel 1981 è con Dario Fo (“L’opera dello Shignazzo”), nel 1985 è Arlecchino (“Il falso magnifico” e “L’assedio della serenissima”) maschera che lo porta a esibirsi in tanti teatri in Europa, e proprio a livello europeo oggi Allegri è considerato il maggior esponente della Commedia dell’Arte.
Due spettacoli (“Addà passà a nuttata” per la regia di Leo De Berardinis e “La storia di Romeo e Giulietta” con il regista Gabriele Vacis) gli valgono, rispettivamente nel 1986 e nel 1993, il premio UBU, l’oscar italiano per il teatro: poi arrivano i panni del pianista jazz Novecento, quelli di Cyrano de Bergerac, e ancora tanto lavoro nell’ambito della formazione e della didattica. Insomma, sarebbe troppo lunga riportare il curriculum integrale di Eugenio Allegri, tanto più che non ha fatto mancare, negli anni, la propria attività alla TV (lo storico programma RAI “Totem”, con Baricco e Gabriele Vacis) e al cinema (soprattutto con Daniele Segre, Carlo Lizzani, Mario Martone, per il quale ha interpretato Giovan Pietro Vieusseux, nell’ultimo film del regista napoletano “Il giovane favoloso”).
Proprio in questi giorni sta terminando la tournèe teatrale dell’“Edipus” di Giovanni Testori per la regia di Leo Muscato, che ha toccato i principali teatri italiani durante l’inverno. In occasione dell’Expo di Milano Allegri, in qualità anche di autore e regista, sta preparando “Magna Italia” uno spettacolo che propone di riscoprire il patrimonio della Commedia dell’Arte e di utilizzarlo come mezzo universale per comunicare (proprio in occasione dell’Expo) con un pubblico sia italiano, sia straniero, e raccontare l’Italia, nel bene e nel male, a chi italiano non è.