GROSSETO – «Il progetto dello skate park è stato sbagliato sin dall’inizio. Questa la risposta, intellettualmente onesta, dell’assessore Riccardo Ginnanneschi all’interrogazione a firma Pd oggi in consiglio comunale» a dirlo la consigliera Gabriella Capone.
«Abbiamo buttato via soldi pubblici, abbiamo visto l’inaugurazione in pompa magna – prosegue Capone -. Oggi grazie a quest’interrogazione ci viene detto che l’area ha problemi manutentivi e gestionali. Se non avessimo interrogato la Giunta qualcuno se ne sarebbe occupato? Intanto però abbiamo un luogo degradato in più, che rovina il parco Giotto, già compromesso e la beffa è che si tratta di un impianto nuovo. Che sia demolito e ripristinato velocemente perché torni uno spazio nella disponibilità dei cittadini».
Proprio nei giorni scorsi il gruppo consiliare Pd al Comune di Grosseto aveva presentato un’interrogazione per chiedere quale fosse la situazione di «Una zona rimasta “sospesa” in città. Quali sono le ragioni ostative all’apertura dello skatepark del parco di via Giotto?”.
«Il nuovo Skate Park è nato dal progetto portato avanti dalla collaborazione tra Coeso e Comune di Grosseto, nell’ambito delle idee emerse nel contesto del progetto di educativa di strada “Street’s Rooms” – ricordano i consiglieri Pd – Nacque per un nobile scopo e per omaggiare un giovane ragazzo (Alfredo Baccetti) perché Grosseto potesse avere un luogo simbolo per tanti ragazzi che, come lui, condividono la passione per lo skateboard, così come affermato anche dall’assessore ed onorevole Fabrizio Rossi».
Sono trascorsi due anni dall’inaugurazione, a oggi il cancello è ancora chiuso al pubblico
«L’area dedicata allo skate park merita di esistere per lo scopo per cui è stata progettata – dicono i consiglieri – nell’ambito delle attività e progetti dedicati all’educazione di strada nel più ampio contesto della promozione del benessere giovanile. Crediamo che riservare ai giovani spazi come questi sia indispensabile sia al fine di creare opportunità di socializzazione sia per la tutela dell’incolumità personale. Si tratta di attività sportive che necessitano di adeguate strutture e spazi dedicati e che non possono intralciare né essere ostacolate da attività di altro genere».
I consiglieri Pd sono seriamente preoccupati che il lasso di tempo intercorso dall’inaugurazione a oggi possa «non aver visto una necessaria verifica delle rampe e del tubo per le acrobazie. Verifiche necessarie per funzionalità e sicurezza dello skatepark. Un parco che speriamo sia in sicurezza nonostante la chiusura del cancello pedonale – dicono -, che non impedisce però l’ingresso. Lo skate park viene comunque utilizzato, ci accedono tramite i varchi creati nelle reti».
«L’area deve essere fruibile – rimarcano i consiglieri -. Ci domandiamo se l’amministrazione abbia verificato la fattibilità dell’utilizzo dell’area e se, dunque, qualche interrogativo se lo sia posto prima di illudere i possibili fruitori. Se si investe in progetti, anche economicamente, si deve essere certi della fattibilità della proposta e della concretezza dell’offerta, altrimenti si vendono illusioni».
«Attendiamo fiduciosi la risposta al quesito – concludono – e auspichiamo che quell’area possa essere utilizzata in piena sicurezza e senza contravvenire a regole e divieti. La socialità, lo sport, l’arte non possono essere solo spot! Sono promesse ed investimenti non solo economici, ma di pensiero e di cultura».