SANTA FIORA – «Ho vinto anche in Cassazione. Dopo aver vinto in Corte d’Appello di Firenze a dicembre 2023 credevo che la storia fosse finita, anche perché non sarebbe nemmeno dovuta iniziare. Invece l’avvocato Federico Balocchi aveva deciso di ricorrere in Cassazione, dove ha perso malamente» così Riccardo Ciaffarafà coordinatore di Forza Italia Amiata commenta la sentenza della vicenda giudiziaria che lo ha visto protagonista.
«L’avvocato Balocchi addirittura ha fatto il ricorso in Cassazione contro la sentenza di assoluzione completa nei mie confronti da solo, senza nemmeno i suoi sodali della prima denuncia del 2014».
«Questo fatto conferma ancora una volta, se ci fosse stato bisogno, dell’accanimento personale del Sindaco di Santa Fiora nei miei confronti. Un rancore e un’ostilità personale ingiustificata, che in politica non serve: denunciare un consigliere comunale per una critica politica fatta in consiglio significa provare ad intimidire la valutazione politica, chi non la pensa come te e questo non fa parte della politica, ma di altre pratiche».
«Io avevo detto in consiglio comunale, rispetto alle elezioni 2014, a nome del gruppo che rappresentavo come capogruppo che “non riconoscevamo la loro vittoria perché, probabilmente, si basava anche su un voto di scambio (…)”» prosegue Ciaffarafà.
«Ecco che arriva la querela con richiesta di denaro da parte dell’avvocato Balocchi e dei consiglieri Pd: dopo essere stato condannato a Grosseto da un giudice radiato poco dopo dalla magistratura, sono stato assolto nove anni dopo dalla Corte d’Appello di Firenze che sottolineava nella sentenza, come a Santa Fiora ci fossero state situazioni per le quali “lo scambio” fosse potuto avvenire, come un concorso ritirato, affidamenti a ditte in maniera diretta prima delle elezioni, un presidente di seggio madre di un candidato PD e dunque de facto le elezioni fossero state falsate».
«Non contento di aver perso Balocchi ha fatto ricorso anche in Cassazione, solitario e senza speranza, perdendo e condannato alle spese. Una vicenda tutta politica, trasformata da Balocchi in vicenda personale, forse pensando di schiacciarmi col peso di denunce e querele alla persona: ma non ho arretrato e non intendo arretrare di un centimetro, ha bussatto all’indirizzo sbagliato. Spero che serva di lezione all’avvocato Balocchi per capire che colpire la persona in politica non fa mai bene» conclude Ciaffarafà.