GROSSETO – E’ il secondo concorso pianistico internazionale più importante d’Italia, dopo lo storico “Ferruccio Busoni” di Bolzano. E l’edizione 2018 – da lunedì 19 a domenica 25 febbraio al teatro degli Industri di Grosseto – segna il ventennale per il premio internazionale pianistico “Alexander Scriabin”, promosso e organizzato dall’associazione musicale Scriabin con Fondazione Grosseto cultura e il comune di Grosseto e con il sostegno di Rotary club, fondazione rotariana Carlo Berliri Zoppi e Solbat.
Una manifestazione che nel tempo ha sempre visto accrescere il proprio prestigio a livello mondiale – il premio è membro della Alink Argerick foundation e ha stretto un accordo quinquennale con il museo statale di Mosca intitilato a Scriabin – e che ogni anno vede la partecipazione di giovani talenti da tutto il mondo.
L’iscrizione è libera e aperta a tutti e anche l’edizione 2018 non fa eccezione: sono attesi a Grosseto 70 pianisti da 16 a 36 anni in arrivo da 21 paesi, in gran parte dalla Russia e dalla Cina, mentre l’Italia sarà rappresentata da una decina di musicisti. Il montepremi è di 12mila euro e il vincitore assoluto, tra primo posto e premi speciali, può arrivare ad aggiudicarsene anche ottomila, più l’ingaggio per una serie di concerti in tutto il mondo.
Il presidente della giuria è Antonio Di Cristofano, fondatore e direttore artistico del premio Scriabin e direttore dell’istituto comunale musicale “Palmiero Giannetti” di fondazione Grosseto cultura. Gli altri componenti della giuria sono Jimmy Briere (Canada), Michael Bulychev-Okser (Estonia/Usa), Choi Sown Le (Hong Kong), Yang Ming (Cina), Cristian Niculescu (Romania/Germania), Nikita Fitenko (Russia/Usa), Atsuko Seta (Giappone) e Marco Tezza (Italia).
Il concerto d’apertura sarà lunedì 19 febbraio alle 19 al teatro degli Industri di Grosseto e fino a mercoledì, sempre agli Industri, il programma prevede le eliminatorie: tutti e 70 i pianisti si esibiranno per 20 minuti, e solo 12 di loro accederanno alle semifinali di giovedì e venerdì. La seconda esibizione, di 45 minuti, porterà la giuria a scegliere i tre pianisti che si esibiranno poi nella finale in programma domenica 25 febbraio alle 17 agli Industri (ingresso a pagamento, biglietti in prevendita su Boxoffice Toscana) suonando con l’orchestra di Grosseto diretta da Martin Panteleev.
Il sabato sarà dedicato alle prove e per tutta la settimana anche tutte le aule dell’istituto musicale comunale “Palmiero Giannetti” in via Bulgaria saranno a disposizione dei pianisti in concorso per esercitazioni e studi. Un evento che coinvolgerà tutta la città. «Ci sono progetti – dice il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna – a cui è impossibile rinunciare. Tra questi, nella nostra città, c’è il premio internazionale pianistico Scriabin. Un’importante vetrina per Grosseto e per il nostro modo di fare cultura. Artisti in arrivo da tutto il mondo, musica di qualità, una location magica che sa di storia: sono solo alcuni degli ingredienti della manifestazione musicale che negli anni si è guadagnata prestigio e visibilità. Risultati meritati. Quindi buon lavoro a tutti: a chi ha un ruolo da protagonista e a chi sta dietro le quinte e si occupa dell’organizzazione. È bello vedere tanto entusiasmo e grande impegno».
Impegno che il vicesindaco di Grosseto e assessore alla cultura, Luca Agresti, conferma: «Parlare di eccellenze come il Premio internazionale pianistico Scriabin è sempre un orgoglio. Per un’Amministrazione comunale questa iniziativa è una sicurezza: la manifestazione parla un linguaggio internazionale, quello della musica, che arriva a tutti. Agli esperti e ai semplici appassionati. Questo vuol dire creare occasioni di crescita, e non solo per chi è del settore. Anche quest’anno Grosseto farà parlare di sé e lascerà un ricordo tra i musicisti che arriveranno da tutto il mondo. Cultura e turismo, due materie che seguo personalmente, anche in questa occasione hanno più di un motivo per dialogare tra loro. Continuiamo su questa strada».
Fondazione Grosseto cultura raccoglie la sfida: «Siamo particolarmente orgogliosi – dice il presidente Giovanni Tombari – del fatto che ogni anno il nome di fondazione Grosseto cultura e del nostro istituto musicale venga legato a un evento di prestigio internazionale come il Premio Scriabin. È sicuramente uno degli appuntamenti di maggior rilievo della stagione culturale grossetana, e non solo, ed è nostra ferma intenzione dedicargli tutto l’impegno che merita. Siamo pronti a vivere una settimana all’insegna della grande musica».
In occasione del ventennale, il Premio Scriabin sarà trasmesso in diretta streaming per tutta la settimana sia sulla pagina facebook del concorso che sul canale youtube grossetano “Live95”. Tutti i concerti saranno ripresi anche dall’emittente televisiva Tv9.
La grande musica non sarà assicurata solo dai 70 pianisti in gara: ogni giorno, nel tardo pomeriggio o la sera, in contemporanea con il premio Scriabin il teatro degli Industri ospiterà anche l’undicesima edizione del festival pianistico internazionale, che proporrà agli appassionati una serie di concerti a ingresso libero con grandi interpreti da tutto il mondo, in questo caso non in concorso.
«C’è grande soddisfazione – dice il direttore artistico del Premio internazionale Scriabin, Antonio Di Cristofano – nell’avere conferma, anno dopo anno, di quanto questa manifestazione abbia ormai raggiunto una piena maturità. Tutti conoscono il premio Scriabin, tutti sanno che è Grosseto la città che lo ospita. Anche all’estero: siamo stati contattati dal museo di Mosca, intitolato proprio a Scriabin, e riconoscono che il nostro premio ha dato un impulso importante alla conoscenza e alla diffusione della musica del compositore russo. Perché ho deciso di intitolare il premio proprio a Scriabin? Il mio insegnante di conservatorio mi fece apprezzare la sua musica, tanto da farlo diventare uno dei miei compositori preferiti».
I 70 giovani pianisti in arrivo a Grosseto sono pronti a cimentarsi con le note di Scriabin. Con la speranza che il vincitore possa ripercorrere le orme di alcuni celebri vincitori del passato: dall’ucraina Maria Kim al russo Eugeny Starodoubtsev, da Alessandro Taverna a Roberto Plano, appena premiato con un Grammy.