GAVORRANO – Il futuro del Parco delle Colline Metallifere potrebbe essere a rischio. La spendign review, i tagli dal ministero e una collocazione “istituzionale” un po’ incerta, il parco attende ancora la definitiva approvazione dello statuto, mettono in pericolo il destino di quello che per anni è stato considerato uno degli strumenti di sviluppo più importanti per l’intera area nord della provincia di Grosseto.
«Un’idea e una prospettiva nelle quali il comune di Gavorrano crede ancora fortemente», ha spiegato l’assessore Daniele Tonini, e per questo, stamattina, all’unanimità, il consiglio comunale ha approvato la mozione che chiede di rilanciare il Geoparco e le sua attività anche attraverso una rinnovata rete di politiche a livello locale e non solo.
Lo stimolo che arriva da Gavorrano, sede del Parco e uno dei comuni più avanti nel recupero dei siti minerari dismessi e riconvertiti a turismo e cultura, «ha l’obiettivo di riaccendere la discussione sul parco» ha aggiunto Tonini, «in un momento difficoltà in cui si intravedono nuvole nere sul futuro del parco».
A gennaio scadrà il mandato del comitato provvisorio di gestione del Parco e ci sarà da rinnovare gli organi, a partire dalla presidenza. Nel frattempo si attende da parte del Consiglio di Stato il via libera definitivo allo statuto. Da tempo poi è aperta, anche in parlamento, la discussione sull’inserimento dei parchi tematici, come quello delle Colline Metallifere, nella legge 394, quella di riferimento dei parchi naturalistici, che garantirebbe risorse e tranquillità per la vita del parco.
La mozione che sarà inviata anche agli altri comuni del parco per essere condivisa chiede in particolare al sindaco «di farsi portavoce presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare affinché venga riconosciuto il valore fondamentale del Parco dal punto di vista culturale, ambientale, turistico e di sviluppo socio-economico del territorio delle Colline Metallifere e venga altresì garantito nel futuro un costante trasferimento di risorse indispensabili per la sua valorizzazione e promozione; di farsi portavoce presso le medesime istituzioni affinché vengano riconosciuti all’interno della nuova legge sui parchi e le aree protette attualmente in discussione in Parlamento, che andrà a sostituire la Legge 394 del ’91, i parchi geominerari di cui anche Parco Nazionale Tecnologico e Archeologico delle Colline Metallifere Grossetane fa parte».
I nuovi progetti: il recupero del Pozzo Valsecchi – Uno dei simboli della storia mineraria di Gavorrano sarà salvato. Pozzo Valsecchi, l’ultimo pozzo ancora esistente con il castello completamente in legno, sarà recuperato grazie ad un progetto di restauro innovativo. La proposta è arrivata dalla Syndial, la società che sul territorio delle Colline Metallifere si sta occupando delle bonifiche minerarie.
La messa in sicurezza del pozzo e la sua tutela è stata più volte richiesta anche da un comitato spontaneo di cittadini di Gavorrano che da mesi ha lanciato l’allarme sulla struttura di Valsecchi. Il tempo e gli agenti atmosferici l’hanno ormai compromessa e il rischio di crolli, irrecuperabili, è altissimo.
Il progetto è già stato presentato in linea di massima al comune di Gavorrano. Adesso ci sarà da capire i tempi di realizzaizone anche perché tutto rimane legato anche alle sorti del Parco.
Tra l’altro la Syndial ha dato disponibilità anche per finanziare il progetto di sistemazione della galleria museo del Parco delle Rocce che ha attualmente una parte chiusa al pubblico.