GROSSETO – La prima foto ben visibile ritrae piazza Dante con il palazzo Aldobrandeschi e il monumento a Canapone di Luigi Magi. Che l’articolo di Katie McKnoulty non sia fatto per procura lo certificano le sue foto scattate in giro per il territorio che sono spuntate anche sul suo profilo Instagram. Si va dalla città agli scavi di Roselle, dagli agriturismi al parco dell’Uccellina fino a uno dei caseifici più rinomati del territorio.
Nelle foto di McKnoulty la Maremma ha i colori di un territorio da scoprire e la velocità di un’istantanea che colpisce dritta al cuore.
L’articolo racconta di Grosseto come un esempio a cui dare credito. “Nonostante l’ossessione del mondo per la Toscana come meta di vacanza, Grosseto sembrava essere stata lasciata fuori dalla mappa turistica. Tuttavia, ora sta mostrando all’Italia come si può fare turismo”. Così inizia l’autrice, ricordando nell’introduzione come alla città sia stato riconosciuto l’ “European Green Pioneer of Smart Tourism”, titolo europeo di “Pioniere green per lo smart tourism”. Grosseto se lo è aggiudicato vincendo sulle 40 altre città europee in corsa ed è la prima in Italia a ricevere questo premio della Commisisone europea. Un premio che mira a far riconoscere le destinazioni turistiche emergenti particolarmente sensibili ai temi della sostenibilità e della tutela ambientale.
Inoltrandosi tra le ragioni della premiazione, McKnoulty dà consigli utili su come arrivare a Grosseto, dove mangiare, dove dormire e quando visitare il territorio offrendo subito un viaggio che parte dalla città con la sua cinta muraria e arriva a parlare di natura con il vicino Parco regionale della Maremma.
Tour guidati, esperienze in agriturismo, bici a noleggio, carrozza con cavalli, sono stati alcuni degli strumenti che l’autrice ha utilizzato per scoprire un territorio con un viaggio che tramite ciclabile suggerisce di far arrivare anche a Roselle. Un viaggio che ritorna, alla sua conclusione, in città raccontando delle storiche Mura Medicee come del vicino “parco centrale” in fase di realizzazione.
“L’approccio di Grosseto al turismo offre un modello di come il viaggio sostenibile possa funzionare in Italia, prendendo tutto ciò che i turisti amano del Paese, rivisitandolo e aggiornandolo”. Così l’autrice australiana chiosa sul finire.
Concludendo poi l’articolo con le parole dell’Ufficio Turismo, guardando al viaggiatore moderno e attento all’equilibrio del pianeta, che in Grosseto può trovare un’esperienza autentica a basso impatto ambientale e di grande valore “emozionale”.