Follonica

La vittoria delle elezioni e il fattore comunicazione. Il caso Follonica e la campagna elettorale della Vivarelli Consulting

Vivarelli Consulting 2024

FOLLONICA – È stato un successo tanto clamoroso, quanto inaspettato, il risultato elettorale ottenuto da Matteo Buoncristiani su Follonica, eletto sindaco della Città del Golfo al primo turno.

Risultato storico e inatteso perché Buoncristiani è un giovane professionista follonichese che con la politica non aveva mai avuto a che fare direttamente, e che ha scelto di mettersi a disposizione del progetto civico sostenuto dal centro-destra solo pochissime settimane prima del voto. E’ stato il primo candidato nella storia repubblicana non espressione diretta del centro sinistra a essere eletto alla guida della città.

Ma cosa c’è dietro al successo di Buoncristiani? Sicuramente sono molti i fattori che hanno determinato gli esiti di questa competizione elettorale. Ha pesato senz’altro la qualità del candidato, espressione naturale delle aspettative di una buona parte degli elettori, la composizione della squadra di lavoro che l’ha sostenuto e dei candidati che hanno scelto di mettersi in gioco insieme a lui. Ma non solo.

La strategia comunicativa individuata per questa campagna elettorale si è dimostrata fin da subito vincente tanto che, dal momento della discesa in campo sino al giorno del voto, il neo eletto sindaco non solo non ha commesso errori o scivoloni, ma ha registrato un progressivo aumento di consenso.

Vivarelli Consulting 2024

A guidare il team della comunicazione di Matteo Buoncristiani è stata la Vivarelli Consulting, una società specializzata nel marketing politico e nella comunicazione istituzionale, con sede operativa a Grosseto e sede legale nel Lazio, che lavora in tutta Italia. E lo ha fatto per mezzo del suo co-fondatore Carlo Vivarelli che, in questa partita, ha svolto il ruolo di spin doctor.

La Vivarelli Consulting, solo nel 2024, ha gestito campagne elettorali in Sardegna, Emilia Romagna e Toscana e oggi festeggia insieme a Buoncristiani un risultato importantissimo: «Intorno a Matteo – spiega Carlo Vivarelli – abbiamo impiegato le risorse professionali più formate e adatte al contesto territoriale di riferimento. Questo ci ha permesso di ottenere una conoscenza completa sia del quadro storico che dell’arena competitiva follonichese in una sfida davvero complessa e che si pre-annunciava, fin dall’inizio, in salita. Certamente la figura di Matteo, aperta, rassicurante e non divisiva, ha avuto il suo peso. Ma la comunicazione è stato il processo attraverso cui siamo riusciti a stabilire un piano di confronto del tutto nuovo con gli altri due candidati a sindaco. In questo senso abbiamo voluto superare i vincoli dell’appartenenza partitica che, sull’elettorato di Follonica, ha sempre avuto un peso decisivo in ogni tornata elettorale. Siamo riusciti a sovvertire questo paradigma per generare una competizione che non fosse più basata su destra contro sinistra, ma su nuovo contro vecchio. Questo ci ha consentito di smontare gli attacchi ideologici che arrivavano dagli avversari, convinti di puntare ancora una volta sulla contrapposizione di schieramenti e non sul valore autentico della proposta».

«Una volta cambiato il piano di confronto ci è stato possibile far emergere i punti di forza di Matteo – sottolinea il comunicatore – la genuinità delle sue intenzioni, la sua onestà intellettuale e le sue buone idee. Durante tutta la campagna elettorale abbiamo inteso sottolineare la compattezza e l’entusiasmo di un gruppo che si candidava con forte motivazione alla guida della città per prendersi cura delle concittadine e dei concittadini, e per ascoltare le loro esigenze e proposte».

«La campagna di comunicazione “Piacere, Matteo” – prosegue Vivarelli – ha dato l’avvio a questo percorso. Il tam tam che ha generato ha avuto un grande seguito e un forte impatto, durante il quale tutte le forze politiche a supporto del progetto hanno avuto la lungimiranza di fare un passo di lato, consentendo così che l’attenzione dell’opinione pubblica si concentrasse sulla potenza comunicativa del candidato. I follonichesi hanno apprezzato la campagna di ascolto, partecipando attivamente alle molte iniziative organizzate. E’ stata anche un’ottima occasione di confronto per Matteo che, in questo modo, da completo neofita, ha potuto addentrarsi in modo più approfondito nelle questioni riguardanti la città e i suoi problemi storici».

«L’apertura di canali di contatto diretti, l’attività di communication coach, la scelta di un registro comunicativo rassicurante, pacato, mai aggressivo, ma allo stesso tempo assertivo, hanno sicuramente fatto la differenza. Lo stile di Matteo – conclude Vivarelli – è stato molto apprezzato dall’opinione pubblica, così come la sua attenzione a quei temi particolarmente sentiti da tutta quanta la cittadinanza. Ciascuno di questi aspetti ha rappresentato un elemento fondamentale per la buona riuscita del progetto e tutti insieme hanno contribuito a questo importante successo su cui non abbiamo mai smesso di credere».

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