![Opposizione: «La Ztl diventa permanente stravolgendo la vita dei cittadini. Negozi rischiano la chiusura»](https://www.ilgiunco.net/images//images/2020/05/biblioteca-mariotti-scarlino-230038.jpg)
SCARLINO – «La Ztl al capoluogo nel periodo estivo esiste dagli anni Novanta ed è diventata consuetudine ben accetta, nonostante qualche normale seccatura per residenti e turisti» affermano i gruppi consiliari, PensiAmo Scarlino, Per Scarlino, Scarlino Insieme.
«Se i benefici superano i disagi come tutte le località turistiche degne di rispetto anche Scarlino aspetta la Ztl estiva per godere della passeggiata di via Roma con terrazza vista mare realizzata pochi anni or sono dalla quale ammirare tramonti mozzafiato, e dove i ragazzi giocano e si divertono senza pericolo delle auto».
«E’ anche attesa dalle attività di ristorazione che approfittano della chiusura serale per apparecchiare all’aperto nelle ore più fresche della bella stagione».
«Quest’anno è stata anticipata dai rumors sulle novità rispetto agli anni passati, ma l’ufficialità di orari e comportamenti è arrivata solo il giorno prima dell’istituzione tramite comunicato del Comune che dettava tassativamente le regole da seguire» prosegue l’opposizione.
«L’innovazione sostanziale è che la Ztl in paese diventa “permanente”; potranno accedere solo i residenti nel centro storico e alla 167, proprietari di appartamenti nel borgo, turisti di passaggio nelle strutture ricettive per carico e scarico bagagli e titolari di contrassegni per invalidi. Ma non finisce qui, nel periodo estivo dal 10 giugno al 18 settembre dalle ore 18 alle 24 possono circolare solo i proprietari di garage nel centro storico e i portatori di handicap».
«Già abitare in un paese medievale comporta sacrifici ripagati solo in parte dalla quiete dalle bellezze artistiche e naturali e dall’amore per la proprie origini, ma se quel rapporto seccature/benefici è sbilanciato troppo da una parte non lamentiamoci poi dello spopolamento e abbandono del borgo».
«Certi cambiamenti radicali devono passare dalla concertazione, comunicazione e riorganizzazione dei servizi, tutte cose naturalmente ignorate dall’attuale Giunta che ha calato dall’alto lo stravolgimento della vita di cittadini e turisti con totale mancanza di tatto» continua la nota.
«Scarlino ha una strada centrale che è arteria fondamentale della vita paesana e che purtroppo non permette stravaganze organiche che funzionano a Montalcino o a Pienza. Non almeno prima di interventi strutturali, quali la creazione di parcheggi vicini al centro (riorganizzando quelli esistenti con permessi per gli abitanti), nuove strade di sbocco, benefici su tasse comunali e permessi a costruire per i residenti».
«Solo successivamente si può pensare di attuare (in accordo con la cittadinanza) un nuovo piano del traffico senza creare disagi che finiranno per decimare il paesello».
«Gli uffici pubblici, la banca e la posta con queste regole perderanno clientela arrivando alla chiusura già paventata in passato, stesso discorso per i pochi negozi e attività commerciali rimaste, che perderanno clienti e chiuderanno creando ulteriori disagi agli anziani (ormai grande maggioranza della popolazione del paese) e ai residenti fissi nell’inverno» continua la nota.
«Infine l’anticipo della Ztl estiva alle 18.00 è abbastanza assurda: a quell’ora il caldo non permette nessun genere di attività ricreativa o commerciale, creando solamente gravi disagi a chi di rientro dal mare deve scaricare ombrelloni e sdraio, i negozianti perderanno due ore di guadagno nelle migliori ore pomeridiane oppure creerà disagi a chi deve riportare a casa anziani, o bambini piccoli».
«Inoltre, ci lascia sconcertati sapere che non saranno più previste riduzioni (come avveniva in passato) per l’utilizzo del suolo pubblico per le attività commerciali che vorranno mettere tavoli e gazebo dall’aperto. Da un lato si chiudono anticipatamente le strade e si crea una Ztl allo scopo di aumentare l’afflusso di turisti nel centro storico, dall’altro si penalizza chi vuole usufruire del suolo pubblico senza prevedere alcuna riduzione per il lungo periodo, proprio nel momento in cui ci sarebbe bisogno che le attività commerciali lavorassero di più per riprendersi dagli effetti di due anni di pandemia».
«Cara sindaca ancora una volta non ci siamo, nel metodo e nel merito, auspichiamo solo che prima di una rivolta dei suoi concittadini sappia tornare sui suoi passi e magari utilizzi dei metodi che coinvolgano maggiormente la popolazione e i titolari delle attività che vivono il paese tutto l’anno» concludono i consiglieri.