Antifascismo

Il 21 giugno 1944 la liberazione di Gavorrano dai nazifascisti. La storia di quei giorni

Liberazione 25 aprile 2019 partigiani resistenza

GAVORRANO – Tra il 21 e il 22 giugno 1944 il territorio del Comune di Gavorrano, che al tempo comprendeva anche il Comune di Scarlino, fu liberato dall’occupazione tedesca e fascista. Nella mattinata del 21 giugno le truppe alleate, una Colonna della V Armata, entrarono a Ravi e a Giuncarico mentre durante la notte raggiunsero Gavorrano dove furono accolte festosamente dagli abitanti.

Il 22, intorno alle tredici, i soldati delle avanguardie americane del 517° Reggimento Paracadutisti al comando del capitano Dearing, a bordo di tre camionette, arrivarono a Scarlino. Furono ricevuti con esultanza dalla popolazione e dai partigiani che, ormai da alcuni giorni, avevano occupato e presidiato il centro abitato. Intanto, in quello stesso giorno, dopo venti anni di regime, una guerra dagli esiti drammatici e l’occupazione tedesca, con la nomina del sindaco Alfredo Meschini riprendeva la vita democratica del Comune.

Le truppe alleate non incontrarono resistenza da parte dell’esercito tedesco poiché la zona era ormai liberata grazie all’attività delle bande partigiane operanti da diversi mesi in tutta l’area.

Nel Comune di Gavorrano, dove la peculiare composizione sociale e politica aveva dimostrato il proprio dissenso nei confronti del regime e dove era presente un profondo antifascismo che non si era mai sopito nonostante la clandestinità, le organizzazioni partigiane si erano formate assai precocemente rispetto alle restanti aree della provincia.

La banda Thom di Ravi e la banda di Giuncarico costituite già il 12 settembre 1943, a pochi giorni dalla firma dell’armistizio, sono da ritenere, infatti, tra i primi gruppi partigiani della Maremma e forse di tutta Italia.

A questi primitivi nuclei si affiancarono nei mesi successivi altre formazioni che coprirono con una fitta rete tutto il territorio comunale. Raggiunsero in breve tempo una considerevole forza di uomini, in particolare a partire dai mesi di febbraio e marzo del 1944, quando si unirono alle formazioni i tanti giovani che non avevano risposto alle chiamate alle armi della Repubblica Sociale e si erano dati alla macchia.

Dal mese di settembre 1943 fino al mese di giugno 1944, si costituirono e operarono nel comune di Gavorrano cinque diversi raggruppamenti:

La Banda di Giuncarico, in seguito un distaccamento della III Brigata Garibaldi Bis “Antonio Gramsci “ di Roccastrada.

La Banda Thom, poi banda Ravi-Caldana-Vetulonia.

Il Comando Gruppo Patrioti di Scarlino.

La Banda Gavorrano-Filare.

La Banda “Camicia bianca” Accesa-Pietra-Perolla

Tra la fine di maggio e i primi di giugno le bande entrarono a far parte, con finalità operative, del “Gruppo Tirli”, inquadrato nel Raggruppamento Patrioti “Monte Amiata” settore “C”, che riuniva le formazioni già attive sul vasto territorio compreso tra la fascia costiera da Castiglione della Pescaia a Follonica e l’area collinare limitrofa con i paesi di Buriano, Vetulonia, Tirli, Ravi, Caldana, Gavorrano, Filare e Scarlino.

Gli inizi del mese di giugno con l’avanzata da sud dell’esercito anglo americano e la “ritirata aggressiva” dell’esercito tedesco segnarono il periodo più cruento della lotta di Resistenza nel territorio del Comune e in tutta la provincia di Grosseto.

I comandi tedeschi furono sorpresi e spaventati dall’efficienza dimostrata dalle bande del Gruppo Tirli delle quali non riuscivano, nonostante le informazioni che avevano a disposizione, a percepire e prevedere la forza e l’entità.

Nella violenza della “ritirata aggressiva” e, appunto, nel tentativo di bloccare le bande si consumarono numerose uccisioni di civili e partigiani tra cui ricordiamo quelle di Flavio Agresti, Dante Campori, Assunta Clementi, Angelo Dondoli, Mario Signori, Sirio Viggiani, Augusto Castelli, Vito Ascolesi, Erminio Lelli.

Le azioni intraprese dai partigiani del “Gruppo Tirli”contro l’esercito tedesco portarono alla liberazione territorio ancora prima dell’arrivo degli alleati. Il 20 giugno la zona a sinistra dell’Aurelia era ormai completamente libera dai tedeschi e venne occupata nei giorni seguenti dalle forze armate americane che non dovettero sostenere combattimenti. Il Comandante Rotella scrive infatti che “il 20 giugno la zona è completamente occupata dalle forze armate Americane che, per la parte sinistra dell’Aurelia, non hanno, per l’occupazione dei paesi e della zona, dovuto sostenere alcun combattimento. La zona era completamente sgombra dai tedeschi”.

«La sezione Anpi Gavorrano-Scarlino celebra il 77° anniversario della liberazione del nostro Comune dalle forze di occupazione nazifascista con l’impegno di mantenere viva la memoria di quegli eventi soprattutto alle giovani generazioni, in modo da preservare il ricordo dei tanti uomini e donne che si impegnarono nel movimento resistenziale sacrificando la loro stessa vita per restituire al Paese le libertà democratiche di cui oggi tutti godiamo e determinarono la struttura dello Stato democratico e della Costituzione Repubblicana» afferma l’Anpi.

«In questa occasione, proprio per rimarcare quei valori fondamentali del nostro vivere civile, organizza sabato 26 giugno alle ore 17,30, presso la pista del Parco della Finoria, un incontro con lo storico dell’Isgrec Adolfo Turbanti dal titolo “Dal Fascismo alla Liberazione e i fascismi di oggi”».

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