L'intervista

A tu per tu con Rita Brucalassi, la pittrice che ha scelto i colori della Maremma

Rita Brucalassi

FOLLONICA – Nata a Castelnuovo Val di Cecina, Rita Brucalassi, da molti anni ormai vive e lavora a Follonica. Pittrice di spicco nel panorama della Maremma e non solo, ha all’attivo rassegne e personali sia in Italia che all’estero e numerosi premi e riconoscimenti.

Nel 1997 proprio a Follonica contribuisce alla nascita dell’associazione artistica “Golfo del sole”, della quale tutt’oggi fa parte.

Rita, grazie per aver trovato il tempo di fare questa chiacchierata con me. Dimmi, come è nata la tua passione per la pittura?

Fin da piccolissima ho sempre disegnato con grande passione. Osservare e disegnare era per me il gioco preferito. All’epoca non c’erano molti mezzi e una scatola di matite doveva durare molto. Mi regalavano dei gessetti molto più economici e disegnavo sulle pietre grigie e lisce che tappezzavano le viuzze del mio paese. A dieci anni finalmente mi fu regalato il mio primo cavalletto e qualche tavoletta di compensato. Gioia immensa.

Ho avuto poi la fortuna di incontrare dei bravi insegnanti appassionati d’arte che mi hanno sempre incoraggiato. Avrei voluto proseguire i miei studi al liceo artistico, ma non mi fu possibile e già a 19 anni, diploma di ragioniere nel cassetto, colori, tele e libri d’arte dovunque.

I paesaggi della Toscana sono molto ricorrenti nelle tue opere. Perché?

La Toscana paesaggisticamente è una terra stupenda, ricca di storia e d’arte che tutti al mondo c’invidiano. Quindi mi viene molto spontaneo guardarmi intorno e dipingere. L’amore per la mia terra, i colori, la luce speciale, tutto mi invita alla pittura e spero con i miei dipinti di trasmettere questa emozione e bellezza anche a chi li osserva.

“Il colore è un potere che influenza direttamente l’anima” (Wassily Kandinski). Cosa ne pensi?

I colori possiedono una grande forza, agiscono a livello psicologico, ci emozionano e stimolano in noi stati d’animo e sentimenti profondi, quali la gioia, la tristezza, la calma, l’agitazione. Come i colori producono un’influenza direttamente sulla nostra anima, altrettanto noi possiamo affidare ad essi l’espressione dei nostri sentimenti.

Kandinskij , rivoluzionario artista, fondatore della pittura astratta ci ha fatto scuola scrivendo il trattato “Lo spirituale nell’arte” e amando profondamente anche la musica si è spinto oltre associando l’uso dei colori all’intensità delle note musicali, tanto che i suoi quadri si possono anche ascoltare, vibrano e suonano melodie: li intitolava “improvvisazioni, composizioni ecc”. Un genio stratosferico, non credi?

Per anni ho portato il mio modesto contributo nelle scuole elementari di Follonica, facendo conoscere ai piccoli l’arte astratta di Kandinskij. E’ stata un’esperienza importante, colori e musica, senza stereotipi ascoltando gli stati d’animo. Oltre al divertimento i bimbi hanno creato lavori stupefacenti. Sono artisti per natura.

Quali sono i colori della Maremma che ami di più?

Della Maremma amo la luce prima di tutto, quella luce che rende i colori più vividi e forti nelle ore centrali del giorno. I gialli del grano maturo e delle ginestre, i verdi intensi delle pinete e della macchia mediterranea, i rossi dei papaveri, l’azzurro del mare e i colori delle albe e dei tramonti che si tingono di violetto.

“Dipingo il mio sogno”: sono parole di Vincenti Van Gogh. Qual è il tuo sogno Rita?

Il mio sogno è quello di avere ancora tanto tempo per dipingere, l’arte mi fa stare bene. Non ho certezze, amo molto la pittura contemporanea e mi attraggono le sperimentazioni. Non mi sento artisticamente in pace, né mi sono adagiata nel mio lavoro.

Per i sogni e le nuove idee c’è sempre posto.

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