GROSSETO – «E’ inevitabile chiedersi se siano consapevoli delle conseguenze a cui andranno incontro gli adolescenti che hanno inseguito un ragazzo ventitreenne colpendolo e ferendolo con un sasso al volto, ieri sera, sulle Mura di Grosseto, e quei ragazzi che l’11 agosto hanno lanciato sassi dalle Mura sui bimbi del parco di Ximenes» a chiederselo l’avvocato Gabriella Capone. «Queste notizie le abbiamo lette tutti e ne avranno certamente sentito parlare anche i diretti interessati. È a loro che, in qualità di avvocato penalista e presidente della Camera minorile di Grosseto, mi rivolgo. Siete certi di conoscere le conseguenze dei vostri gesti?».
«In molti si stanno interrogando su cosa sia giusto fare per evitare che poniate in essere questi comportamenti. Darvi qualcosa di più interessante da fare? Perché la noia non vi trascini in gesti esasperati? Assumere atteggiamenti restrittivi e proibizionisti per limitare e reprimere la vostra libertà di agire, per evitare che le cose accadano? Vi parlo considerandovi, salvo prova contraria, capaci di comprendere ciò che fate. Non vi biasimo, non vi giudico, non vi giustifico, non vi difendo. Vi informo. Proprio ieri apprendevo che in diversi Stati in Usa non vi è un limite di imputabilità per i minori. Sapete cosa significa? Essere imputabili? In questi contesti equivale a finire in prigione anche al di sotto dei dieci anni di età».
«Ma voi siete in Italia. Ebbene, nel nostro Paese si è imputabili al compimento dei 14 anni. Ciò non toglie che a 13 anni, se ritenuti socialmente pericolosi, possiate essere sottoposti a misure di sicurezza – prosegue l’avvocato Capone -. Dai 14 anni, invece, accertata la capacità di intendere e volere, risponderete dei fatti penalmente rilevanti commessi, dinanzi alle competenti autorità. Potreste essere arrestati, fermati o accompagnati presso centri di prima accoglienza o presso la vostra abitazione, in attesa di essere giudicati. A giudicarvi sarà un Tribunale, quello per i Minorenni. Esiste. Non lo sapevate? Così come esistono gli Istituti penitenziari per i minorenni. Non sono così affollati come le carceri per gli adulti, ma i minori che commettono reati contro la persona, contro il patrimonio, in violazione delle leggi sugli stupefacenti, potrebbero rischiare di soggiornarci. Restrizione ed isolamento, però, non vi aiuteranno a diventare adulti responsabili. Voi ragazzi dovete essere informati, agire consapevolmente. Non vi nascondete dietro l’età, il riso, il gioco, la scarsa informazione. Adesso non potete dire che nessuno ve lo aveva detto. Adesso sapete scegliere. Decidete cosa fare. Assumetevi le vostre responsabilità. Rischiate pure, ma non senza conoscere le conseguenze dei vostri gesti. La vostra vita non è un gioco, quella degli altri non deve essere messa a rischio. L’essere bullo non è una moda, non si nasce, non si diventa, si sceglie. Così come è una scelta coraggiosa saper dire no; non fare parte di una gang».
«Quella madre ha riferito che in quel parco non ci metterà più piede. Un giorno sarete voi a voler portare i vostri figli al parco, a volere una città sicura. La sicurezza non è repressione, la sicurezza è libertà. Allora sentitevi liberi, lasciando la libertà agli altri di vivere la propria quotidianità, dove i ragazzi non sono solo pedine influenzabili ed instabili di un contesto in continuo movimento, ma pilastri della Società che verrà».