GROSSETO – «All’assessora all’ambiente Simona Petrucci che fa ronde sovraniste per “controllare” i dipendenti di Sei Toscana – dice Salvatore Gallotta, segretario della Funzione pubblica Cgil – dico molto semplicemente: chi è causa del suo mal, pianga sé stesso.
Quelli che lei sostiene essere disservizi inaccettabili nella pulizia di piazze e strade di Grosseto, infatti, sono la diretta conseguenza delle scelte che lei ha fatto in veste di assessore per risparmiare risorse e poter dire ai cittadini di aver abbassato la Tari. Scelte approvate e recepite da Sei Toscana. Troppo facile, infatti, tagliare il budget, il numero di passaggi delle spazzatrici e di svuotamento dei cassonetti, e poi andarsela a prendere in strada coi lavoratori. Aggredendoli verbalmente di fronte ai cittadini e filmandoli. Un comportamento da “giustiziera della notte” che è francamente inaccettabile, oltre che patetico.
I lavoratori di Sei Toscana, inoltre, non lavorano in base al proprio ghiribizzo, ma seguendo dal punto di vista operativo precisi ordini di servizio che indicano orari e cadenze periodiche, zone e modalità d’intervento: dallo spazzamento, all’utilizzo di soffioni, mezzi aspiranti o altro, fino al numero dei passaggi di svuotamento dei cassonetti. Tutti piani di lavoro concordati dall’azienda proprio con il Comune.
In definitiva, quindi, invitiamo caldamente l’assessora a fare pace con sé stessa. Se vuole una pulizia più puntuale ed accurata ci metta più risorse: questo le compete. Quanto ai suoi interventi sul campo, invece, dovrebbe tener presente che gli addetti di Sei Toscana si alzano alle quattro o cinque della mattina per fare bene il loro lavoro con i mezzi che gli vengono messi a disposizione. E che nessuno di loro “girella a vuoto”. Per questo la diffidiamo formalmente dal molestare i lavoratori mentre svolgono il proprio compito».