CANA – «Nessun intervento di consolidamento e messa in sicurezza delle mura di Cana è previsto almeno fino al 2021» a parlare è il capogruppo d’opposizione, Giuseppe Conti, che chiede una modifica della programmazione triennale dei lavori pubblici, che dia priorità alla messa in sicurezza delle mura di Cana.
«Alle tante chiacchiere di questi giorni – dice Conti – adesso serve rispondere con i fatti e con adeguati atti amministrativi. La programmazione triennale dei lavori pubblici redatta dal Sindaco Galli e portata all’approvazione del Consiglio comunale nel marzo scorso parla chiaro. Nonostante le dichiarazioni postume del primo cittadino, quello che emerge è il più totale disinteresse nei confronti sia del patrimonio storico architettonico del Comune da lui amministrato, sia della incolumità dei suoi cittadini».
«Non aver previsto negli anni alcun intervento manutentivo e di monitoraggio nonostante il crollo del 2013 – prosegue il capogruppo – è oltre modo grave, considerato che di segnali in tal senso al Sindaco erano già arrivati. Ma adesso è tempo di rimboccarsi le maniche tutti insieme per limitare al minimo il disagio alle famiglie che sono state sgombrate dalle loro abitazioni e mettere una toppa all’ennesimo pasticcio di un Sindaco inadeguato a svolgere tale ruolo».
«Raccolgo quindi la richiesta del Sindaco alla collaborazione – sottolinea Conti – e lo invito a modificare subito la programmazione dei lavori, prevedendo finalmente i necessari interventi per la messa in sicurezza di tutte le mura di Cana e lo faccia fin dalla prossima scadenza di metà ottobre, data entro il quale la sua Giunta dovrà adottare l’elenco dei lavori da fare. Rediga ed approvi il progetto di fattibilità tecnica ed economica, questo le permetterà di avviare le procedure per i successivi livelli di progettazione, in modo da farsi trovare pronto ad inizio 2019 per l’eventuale bando regionale e finanziare quindi l’intervento».
«In questo le garantisco tutto il mio appoggio in Consiglio comunale – conclude il capogruppo – Vedrà che con un pò di organizzazione, l’aiuto delle istituzioni e un pò di buon senso da parte sua, riusciremo a far rientrare le persone in possesso delle loro case, delle loro abitudini e della loro quotidianità, magari ben prima della scadenza del suo mandato, nel 2021».