GROSSETO – Torna la pulizia delle spiagge e dei fondali con la campagna nazionale “Spiagge e fondali puliti” di Legambiente, in collaborazione con il Parco regionale della Maremma e la Pro loco Alborensis. Quest’anno l’evento, giunto alla XXVIII edizione, si inserisce all’interno del Clean Sea Life, il progetto Life realizzato con il supporto dell’Unione Europea, che sta portando avanti attività di monitoraggio e pulizia, insieme a cittadini e operatori del mare di tutta Italia. A ripulire la spiaggia dai rifiuti c’erano, oltre agli educatori di Legambiente e ai volontari, anche gli studenti della IB e della IIIA dell’Isis Leopoldo II di Lorena di Grosseto, che hanno pienato una ventina di sacchi ripulendo la spiaggia da mozziconi di sigarette, bottigliette di plastica, cotton fioc, oggetti metallici, uno pneumatico, un ombrellone e addirittura uno schienale di una barca.
“Incentivare sul territorio campagne di prevenzione, sensibilizzazione e informazione rivolte a cittadini e studenti – ha spiegato Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – è fondamentale per arrivare a una corretta gestione dei rifiuti e una partecipazione attiva da parte della cittadinanza. La forza di questa iniziativa sta proprio nel coinvolgimento degli studenti e nello sviluppo di una maggiore consapevolezza e tutela nei confronti del mare e dell’ambiente. Proprio per questo organizziamo ormai dal 1995 la campagna Clean up the med, alla quale aderiscono associazioni, scuole e istituzioni locali di ben 14 paesi, con l’obiettivo non solo di pulire ma soprattutto di diffondere una nuova sensibilità e un nuovo senso civico”.
A livello nazionale sono ben 200 le spiagge italiane, e ben 170 quelle del Mediterraneo, ripulite quest’anno dai volontari. I dati dell’indagine Beach litter 2017, condotta da Legambiente nei mesi di aprile e maggio nell’ambito di Spiagge e fondali puliti – Clean up the med, campagna realizzata in collaborazione con Cial, La Filippa, Mareblu, Novamont, Sammontana e Virosac, confermano anche quest’anno una situazione critica per molti arenili: su 62 spiagge italiane, per un totale di oltre 200mila metri quadri, sono stati trovati una media di 670 rifiuti ogni 100 metri lineari di spiaggia. La plastica si conferma il materiale più trovato, seguita da vetro/ceramica, metallo e carta.
Tra i rifiuti spiaggiati trovati durante il monitoraggio realizzato dal network di Clean up the med, coordinato da Legambiente nelle 43 spiagge monitorate dal 2014 al 2017, troviamo al primo posto i mozziconi di sigaretta (20,7%), seguito da tappi e coperchi (11%), bottiglie di plastica (9,5%) e sacchetti di plastica (4,8%).
Al termine della mattinata è stata liberata la tartaruga marina Olà, la Caretta caretta giunta ferita al Centro di recupero tartarughe marine di Grosseto e approdata poi al Centro Tartanet di Talamone per completare il ciclo di cure. Prima della liberazione la testuggine aveva trascorso un periodo di riabilitazione all’Acquario di Livorno.