FOLLONICA – Il lavoro, la crisi, la cultura, il turismo, i migranti e la sicurezza. Sono molti i temi toccati questa mattina, nel consiglio comunale a Follonica alla presenza del Prefetto Cinzia Torraco.
Il sindaco Andrea Benini ha affrontato il tema del lavoro, della crisi della siderurgia a Piombino «Abbiamo incontrato le rappresentanze sindacali, i Comuni svolgono il proprio ruolo, ma anche la Regione e il Governo devono fare la propria parte: questo è un problema nazionale, come per Taranto, dove invece si sono fatte scelte concrete. Domani a Piombino c’è uno sciopero e noi ci saremo, ma questo non basta: se il Governo non fa qualcosa si rischia di tornare a due anni fa».
Su Unicoop Tirreno Benini sottolinea «Non si può pensare di risolvere problemi di gestione di anni mettendo tutto in mano ai tagliatori di teste: serve un piano di rilancio. Si tratta di vicende dolorose che in questo quadro economico diventano drammatiche». Poi il primo cittadino ha parlato del Casone e dell’inceneritore «una battaglia non ideologica ma per la salute dei cittadini».
L’idea di Benini è che si debba investire sulla cultura e sull’istruzione «Abbiamo un finanziamento da 10 milioni per il polo scolastico, e negli anni abbiamo fatto un investimento da 25 milioni sull’area dell’Ilva, che era diventata luogo di degrado, rigenerando e rendendo il quartiere alla città».
Sulla sicurezza il sindaco ricorda «Stiamo lavorando sull’illuminazione ma anche su nuove telecamere. Per la stagione estiva, da aprile ad ottobre, abbiamo assunto 10 agenti di municipale in più».
Il capogruppo di Forza Italia Sandro Marrini ha chiesto di poter partecipare, come opposizione, con un proprio rappresentante, al tavolo provinciale per l’ordine e la sicurezza «Sarebbe un’opportunità e valore aggiunto». Il consigliere del M5S, Mario Gianfaldoni, ha parlato di Mafie, un argomento su cui il Movimento ha organizzato diversi incontri tematici.
Sui temi della migrazione Benini rivendica l’adesione allo Sprar, il percorso condiviso di accoglienza «Perché non ci si può voltare da un’altra parte. Il comune deve fare la propria parte. A Follonica abbiamo una realtà legata al volontariato straordinaria ma non per questo possiamo delegare le politiche sociali o di integrazioni. Superiamo la dicotomia tra l’accoglienza paternalistica e l’idea razzista dei respingimenti: la parola stessa ospitalità ci aiuta: dal latino, hospes, significa sia forestiero, straniero che colui che ospita; in una parola sono contenuti entrambi i significati».
Il prefetto Torraco parla di Follonica «una perla nel mezzo del Golfo, la cui attrattiva deve estendersi anche all’interno del territorio e ai comuni vicini per un turismo non solo balneare».
Il prefetto ha ricordato il lavoro in sinergia con le forze dell’ordine «l’implementazione dei sistemi video aumenta sicuramente al sicurezza». Poi ricorda come Benini sia stato il primo ad aderire allo Sprar «per governare i fenomeni di immigrazioni piuttosto che subirli. Non possiamo far finta di nulla, gli sbarchi sono continui da 12 comuni ora ad aderire sono 14 e a breve se ne attiveranno altri nove. Lo Sprar non è solo accoglienza ma anche integrazione».