KO SAMUI (THAILANDIA) – C’è un giorno che tutti coloro che si amano sognano, quello del matrimonio. Dopo, non esiste modo migliore di festeggiarlo che con il viaggio atteso una vita, insieme alla persona che si è scelta per la vita. Fino a una trentina di ore fa tutto questo era perfettamente speciale per Eleonora Brilli, grossetana di 33 anni, che dopo aver detto sì al suo Luca Santini (con il quale vive a Milano), si era imbarcata su un Boeing, su un volo intercontinentale destinazione Thailandia. E’ il 10 dicembre.
Eleonora e Luca scoprono le meraviglie di una delle nazioni più affascinanti del mondo, visitano la capitale Bangkok, visitando tutto il nord del paese fino al confine con il Myanmar, poi un altro aereo, per raggiungere il sud dello stato asiatico. Marito e moglie si fanno gli auguri di Natale a Ko Yao Yai e brindano al nuovo anno a Ko Phangan, tra “papaje, manghi, cascate e razze corazzate”.
Sembra tutto perfetto, è tutto perfetto, fino a quando su Ko Samui si scatena una tempesta. Così il sogno diventa un incubo, Eleonora e suo marito si ritrovano prigionieri nel loro bungalow. I parenti e gli amici sono in ansia, così la giovane grossetana usa Facebook per aggiornarli. “La situazione peggiora un minuto dopo l’altro – le sue parole sul social network nel pomeriggio di giovedì – Si sta allagando tutto, ci sono frane su strade e ferrovie . La corrente sta saltando. Qui internet va e viene, chi avesse info più precise provi a scrivermi, per favore. Catastrofismi a parte, vi voglio bene”.
Eleonora posta foto e video, rendendo manifesta una situazione che appare delicatissima. Prima di andare a dormire, qualche altro aggiornamento. “Qui da noi l’acqua è arrivata ad un metro. L’aeroporto è chiuso, le strade bloccate. Se non smette, siamo del gatto”.
Nella notte tailandese tra giovedì e venerdì la situazione sembra migliorare. “Ma proprio adesso – racconta Eleonora improvvisando una complicata intervista in chat – si sta intensificando di nuovo la pioggia. Sembra non voler smettere mai. Mio marito è stato sveglio quasi tutta la notte per tenere d’occhio la situazione, verso le 5 la situazione peggiora sempre”. “In realtà – aggiunge Eleonora – già a Capodanno c’erano state le prime avvisaglie. Abbiamo salutato il 2017 a Ko Phangan, la festaiola delle tre isole di questo arcipelago. Il 2 gennaio siamo ripartiti e ha iniziato a piovere. I traghetti non potevano attraccare e siamo stati almeno tre ore in banchina sotto l’acqua per non perdere il turno. Così la corsa delle 11,30 è diventata quella delle 14”.
La preoccupazione diventa paura con l’arrivo a Ko Samui. “Qui – spiega Eleonora – le condizioni meteo sono drasticamente peggiorate. Forti piogge monsoniche, con brevissimi intervalli, al massimo di mezz’ora. Abbiamo anche noleggiato un motorino il primo giorno, ma poi la situazione è diventata ancora più difficile, le strade non riuscivano più a ricevere quel carico d’acqua e si sono allagate, alcuni pali della luce sono stati divelti e adesso metà isola è senza corrente”.
Il volo di ritorno è fissato per lunedì 9 gennaio, ma in questo momento è difficile dire se Eleonora e Luca riusciranno a partire.”L’aeroporto si trova in un avvallamento – racconta ancora la giovane grossetana – ha dovuto ritardare e annullare quasi tutti i voli, noi abbiamo provato anche a spostare il nostro, ma non c’era disponibilità e comunque è impossibile in questo momento raggiungere l’aeroporto. Di fatto siamo bloccati qui, in quello che doveva essere un romantico bungalow a qualche metro dal mare”.
Fondamentale, in un momento come questo, non perdere lucidità e speranza. “Ieri (mercoledì in Italia, ndr) è stata comunque la giornata peggiore – aggiunge – il Bangkok Post preannunciava disastro meteo su tutto il distretto. Abbiamo avuto tanta paura, perché l’acqua iniziava a salire anche qui. A salire troppo, non mi piaceva per niente. Ora sono le nove di mattina ed è buio pesto, non c’è confine tra cielo e mare”.
A Milano Eleonora Brilli lavora come retail designer (interior designer per negozi e spazi espositivi) per Tailoradio, insieme al marito che invece è capo e coordinatore del reparto tecnologia ed informatica. Ora vogliono solo tornare alla loro vita. “Abbiamo cibo per qualche giorno e acqua non manca, meglio prenderla sul ridere – sorride Eleonora – e se per le strade l’acqua arriva anche ad un metro portandosi via motorini costringendo gli abitanti dell’isola a usare moto d’acqua, qui siamo forse nella posizione migliore perché in pratica non c’è cementificazione. Il terreno sabbioso drena rapidamente e il mare che è a un decina di metri da noi riceve bene. Almeno per ora. Speriamo di poter prendere quel benedetto volo lunedì e di tornare presto a casa”.
Con una storia in più da raccontare: “Questa esperienza è un altro tassello importante per noi – conclude Eleonora – stiamo parlando tantissimo in queste ore di clausura, uniti ancora di più se è possibile. Tutto questo ci ha scoperti forti, lucidi e follemente innamorati. Paradossalmente sono stati giorni di forte tensione ma istruttivi e che sicuramente non dimenticheremo”. Sì, con una storia in più da raccontare: c’è chi si fa spaventare da una pioggerella, invece l’amore è più forte di ogni tempesta.