GROSSETO – Una piccola luce in fondo al tunnel. Così il direttore di Cna renzo Alessandri definisce i dati economici che emergono dal rapporto trend, ossia l’analisi del primo semestre del 2015 per il comparto artigiano. Un ottimismo moderato, sia per la lieve entità di questo miglioramento, sia perché «i dati del consuntivo hanno poi spesso tradito le aspettative» Insomma quasi sempre il secondo semestre dell’anno, nonostante il dato economico che viene dal turismo, è peggiore del primo.
«Quel che si registra è la conferma di una dipendenza dal settore costruzioni» prosegue Alessandri che parla di rimbaldo per il settore edilizio, quello che ha fatto riscontrare il risultato più positivo. Difficile capire le cause di questa crescita (oltre il 9%). la Cna parla di una probabile concentrazione di rogiti notarili nei primi mesi dell’anno, ma anche di un effetto ristrutturazioni, grazie agli incentivi statali.
La provincia di Grosseto, in Toscana, è quella che ha sofferto maggiormente la crisi, e presenta i redditi più bassi di tutta la regione. La Maremma paga la mancanza di un comparto manifatturiero, in grado, in quanto tale, di garantire sbocchi all’estero. Si continua a guardare verso turismo, agricoltura e costruzioni, che è sempre stato il nostro manifatturiero ma che non può essere la soluzione definitiva, e questo in attesa del completamento delle infrastrutture di cui siamo carenti.
Nel frattempo ovviamente questa nuova crescita del settore edilizio andrà coltivata «La propri parte dovranno farla anche gli enti locali, abbassando la fiscalità sulle case, e le banche concedendo credito alle imprese».
Riccardo Breda presidente Cna parla invece di un «calo degli investimenti e delle retribuzioni. Questo ci fa credere che nel secondo semestre avremo maggiori difficoltà. La crisi non è passata e gli investimenti continuano a scendere. Quello che è venuto fuori nell’incontro di Follonica con alcune progettualità deve essere fatto perché non si può restare legati all’edilizia. Inoltre con le nostre solo forze non ce la facciamo, per questo dobbiamo attrarre investimenti da fuori. Purtroppo si parla di grandi infrastrutture quando poi la galleria della senese è chiusa da mesi e non si sa quando riaprirà».
«Questo è un territorio che esprime delle eccellenze che però vanno valorizzate e che richiedono investimenti da fuori– precisa Annarita Bramerini funzionario Cna – ,bisogna però comprendere che settori differenti debbono imparare a convivere, industria, agricoltura, artigianato, turismo… Fare rete per attirare investimenti è la vera sfida di questo territorio».