GROSSETO – Ben 27 eventi culturali hanno illuminato il centro storico di Grosseto. La terza edizione de La Notte Visibile della Cultura non ha deluso le aspettative, con un successo decretato dalla grande partecipazione e dall’atmosfera particolare respirata durante la manifestazione culturale, contraddistinta dalla presenza delle eccellenze dell’arte, dai musei cittadini aperti e dalle numerose iniziative in programma.
L’evento rientrava all’interno de La Città Visibile 2015, manifestazione organizzata dalla Fondazione Grosseto Cultura, con il contributo dei Ente Cassa di Risparmio di Firenze e con i comuni di Grosseto, Follonica e Magliano in Toscana. Proprio a Magliano e Follonica, approderà prossimamente il format de La Notte Visibile della Cultura, in programma rispettivamente il 26 settembre e il 10 ottobre.
L’inaugurazione de La Notte Visibile della Cultura si è tenuta al Museo archeologico e d’arte della Maremma con la mostra “Da buio a buio” di Moira Ricci, con un taglio del nastro che ha dato il via alla manifestazione. Concerti, danze, performance teatrali, visite guidate, si sono ripetute più volte nell’arco della serata e hanno permesso al pubblico di godere a pieno di ogni istante di questa lunga maratona culturale, composta da una serie di iniziative gratuite.
Suggestiva la performance di Q2 Visual , con il video mapping. Le installazioni visive e sonore hanno trasformato la facciata del municipio cittadino, in una piazza Duomo gremita di persone che hanno assistito allo spettacolo.
Come nelle precedenti edizioni, non è mancato il Passaporto dell’Arte, il libretto sul quale apporre i timbri dei diversi luoghi della città. Un’altra iniziativa di successo che si concluderà il 20 ottobre alle 17, al Cassero senese e consentirà a coloro che hanno completato il percorso di partecipare all’estrazione di importanti premi culturali.
Infine, moltissimi i partecipanti che hanno brindato al termine dell’iniziativa presso il Cassero senese, dove a tarda notte si è conclusa la performance di Dynamis con “2115: rituale collettivo di sepoltura”. La scatola del tempo è stata sepolta nel terrapieno del Cassero, in una cornice suggestiva e partecipata.