SCARLINO – I cattivi odori nella zona del Casone ci sono stati. A confermare la presenza di “maleodoranze” nell’area industriale e in alcuni quartieri di Follonica sono direttamente l’Arpat e la Asl.
I risultati delle ispezioni e dei sopralluoghi compiuti nel mese di agosto, nei gironi in cui arrivarono le segnalazioni, anche da parte della Polizia Municipale di Scarlino, sono stati resi noti dal sindaco Marcello Stella.
Il primo cittadino fa riferimento alle analisi compiute dall’Arpat l’8 e dalla Asl il 18 agosto. Nel primo sopralluogo l’agenzia per l’ambiente effettuò una ispezione all’impianto di Scarlino Energia.
«Il sopralluogo – si legge nella nota del comune di Scarlino – non ha evidenziato anomalie o criticità tali da correlare l’impianto alla segnalazione di maleodoranze richiamando comunque la necessità di ulteriori valutazioni sugli odori per individuarne l’origine puntuale».
Ma quello dell’Arpat non è stato l’unico sopralluogo, a questo infatti è seguita un’altra ispezione nella zona industriale del Casone compiuta dai tecnici del settore igiene della Asl di Grosseto. Gli operatori dell’azienda sanitaria hanno effettuato analisi sia nell’area industriale che nei quartieri di Cassarello e Salciaina a Follonica e al Puntone.
«Le rilevazioni di natura sensoriale, volte ad un macroscopico inquadramento del problema, svolte nella notte tra il 18 e il 19 agosto, hanno evidenziato alcune criticità: presenza di odori molesti provocati da Scarlino Energia comunque circoscritti all’interno del perimetro industriale; presenza di cattivi odori nel quartiere Cassarello (Follonica) riconducibili all’attività Tioxide; presenza di odori molesti causati dal non corretto collegamento dei reflui urbani nella fognatura di Follonica nella zona del fosso del Fico e fognature bianche».
Sulla questione è intervenuto proprio il sindaco Stella. «Abbiamo fatto le segnalazioni agli enti competenti in materia – precisa il sindaco di Scarlino – e fermo restando la necessità di ulteriori approfondimenti di natura tecnica, risulta urgente rispetto a quanto evidenziato dalle ispezioni che siano intraprese da parte di tutti i soggetti interessati (gestori, autorità competenti) azioni mirate al fine di mitigare e risolvere gli impatti di natura odorigena degli impianti interessati».