GROSSETO – «L’impianto di Scarlino non ha affatto avuto una “fuga di diossine” episodica se quattro mesi prima della certificazione ufficiale di fine maggio della Provincia, si erano registrati valori analitici fuori norma e il laboratorio della Scarlino Energia scriveva: “abbiamo riscontrato in laboratorio anomalie analitiche, che non hanno precedenti e delle quali non riusciamo a giustificare la presenza, tali per cui i dati non sono attendibili”».
Così il Forum ambientalista interviene per bocca di Roberto Barocci (nella foto a destra) che prosegue «Oggi, con il riavvio dell’impianto di incenerimento di Scarlino, dobbiamo registrare l’ennesima scelta politica della Provincia di Grosseto, anche dall’ultimo comunicato emerge oggettivamente che non c’è alcuna garanzia preventiva del corretto funzionamento dell’impianto e delle emissioni a norma di pericolosi cancerogeni, affidando tali garanzie a verifiche posteriori. Da anni andiamo chiedendo alla stessa Provincia di rispettare la legalità e di compiere quelle semplici verifiche che consentirebbero di accertare se le leggi sono rispettate prima delle autorizzazioni all’esercizio dell’impianto e alle emissioni e non dopo. Non a caso siamo di nuovo davanti al Giudice che dovrà esprimersi sulla legittimità delle ultime autorizzazioni della Provincia».
Per info: www.forumambientalista.org/