FOLLONICA – «I venditori abusivi hanno preso possesso del mercato settimanale della 167 Ovest. Ormai l’invasione avviene tutti i venerdì e il rischio è che si arrivi alle mani a causa dell’arroganza mostrata dai venditori privi di permessi nei confronti degli ambulanti regolari e delle stesse forze dell’ordine che chiedono il rispetto della legge». Dalle parole di Agostino Ottaviani, consigliere comunale del Pdl di Follonica emerge preoccupazione. «Basti pensare a quanto è successo nel corso dell’ultimo mercato, venerdì, quando i venditori abusivi si sono mostrati strafottenti nei confronti dei vigili urbani di Follonica senza obbedire agli ordini della Municipale. Tanto che è stato necessario l’intervento degli ambulanti regolari per far in modo che la situazione non degenerasse. Ormai i venditori abusivi non si spaventano nemmeno davanti alla divisa o alla minaccia di multe: restano fermi al loro posto con la loro merce in esposizione, prendendosi gioco di chi chiede loro di spostarsi o di andarsene dal mercato, dove non sono autorizzati a stare».
«Dopo questa premessa vorrei ricordare alla giunta Baldi l’importanza di un incontro con le associazioni di categoria dei commercianti e con le forze dell’ordine, non solo la Municipale – prosegue Ottaviani -: serve un piano d’azione congiunto. La situazione al mercato settimanale del venerdì sta degenerando sempre più e il rischio è che si ripetano episodi come quelli registrati un paio di anni fa quando ci furono dei veri e proprio scontri tra i gestori dei banchi e i venditori abusivi, tanto che qualcuno finì addirittura al punto di primo soccorso per le medicazioni. La situazione è molto pericolosa e serve un intervento di grossa portata: per adesso non abbiamo visto prendere provvedimenti concreti per risolvere il problema, che a Follonica è molto più sentito che in altre piazze della zona. L’opposizione chiede quindi alla giunta di convocare un summit tra commercianti, amministratori e forze dell’ordine per non prendere sotto gamba la questione. Un problema che si fa ancora più sentito in un momento di piena crisi economica in cui il commercio abusivo mette in seria difficoltà la sopravvivenza di alcune attività già messe in ginocchio dalla eccessiva tassazione e dagli scarsi guadagni».