![Giallo liste a Gavorrano: in caso di annullamento arriverebbe il commissario](https://www.ilgiunco.net/images//images/2013/05/scheda-urna-amministrative-smallmod-64646.jpg)
di Daniele Reali
GAVORRANO – Quale sarà il futuro del comune di Gavorrano? In questo momento è difficile dirlo e la vicenda dovrebbe essere più chiara nei prossimi giorni e se c’è attesa per il primo consiglio comunale la gente si interroga sugli scenari possibili.
Il giallo delle liste potrebbe far tornare il comune nel caos più totale visto che in caso di annullamento lo scenario più probabile sarebbe il ritorno alle elezioni, ma dopo un periodo di commissarimaneto. Vediamo di capire però perché il rischio di tornare a vedere il commissario a Gavorrano è così alto se le due liste “incriminate”, cioè quella che ha vinto le elezioni, la lista del sindaco Elisabetta Iacomelli, e quella del centrodestra che non è riuscita ad entrare in consiglio, fossero dichiarate nulle secondo quanto è emerso in questi giorni sulla stampa in merito alle ormai note sentenze del consiglio di stato.
Un caso da giuristi e proprio per questo molto delicato anche per chi è esperto in materia. Per questo non abbiamo la pretesa di risolverlo, ci mancherebbe, ma solo di vedere qualche scenario possibile.
Se ci fosse un ricorso e fosse stabilito dal tribunale amministrativo la non validità delle due liste ammesse alla competizione elettorale del maggio scorso si potrebbe, come è stato messo in evidenza anche in questi giorni su alcuni commenti e post su Facebook e come è voce diffusa a Gavorrano, configurare il caso disciplinato dal comma 9 dell’articolo 130 del Codice del Processo Amministrativo. Questo dice infatti che “Il tribunale amministrativo regionale, quando accoglie il ricorso, corregge il risultato delle elezioni e sostituisce ai candidati illegittimamente proclamati coloro che hanno diritto di esserlo”.
Il significato dell’articolo è chiaro: per il caso di Gavorrano la vittoria della lista Iacomelli sarebbe corretta con la vittoria della lista Borghi che tra l’altro sarebbe la sola in consiglio. Ma visto che a Gavorrano niente è mai così semplice, anche in questo caso ci sarebbe un nuovo problema: il candidato sindaco della lista che dovrebbe “sorpassare” il centrosinistra della Iacomelli è appunto Massimo Borghi che nei giorni scorsi, ha dichiarato di essersi dimesso dalla carica di consigliere e di essere tornato al suo lavoro di dipendente comunale, incompatibile con il ruolo di rappresentanza politica. Con le dimissioni, che sono irrevocabili e immediatamente efficaci (articolo 10 Statuto del Comune di Gavorrano, ndr) di quello che dovrebbe essere il sindaco, in caso di correzione delle elezioni, che cosa accadrebbe a Gavorrano? Il sindaco infatti non può essere surrogato e quindi sostituito da nessun altro consigliere presente nella lista.
Uno scenario che lascia pensare all’ipotesi di commissariamento diretto: ipotesi che vengono ancora di più avvalorate se si prende in considerazione l’articolo 71 del Testo Unico degli Enti Locali. Al comma 10 infatti si stabilisce un principio importante: «Ove sia stata ammessa e votata una sola lista (e questo sarebbe il caso di Gavorrano se ci fosse l’annullamento, ndr), sono eletti tutti i candidati compresi nella lista, ed il candidato a sindaco collegato, purchè essa abbia riportato un numero di voti validi non inferiore al 50 per cento dei votanti ed il numero dei votanti non sia stato inferiore al 50 per cento degli elettori iscritti nelle liste elettorali del comune. Qualora non si siano raggiunte tali percentuali, la elezione è nulla». Il caso di Gavorrano si trasformerebbe in questa ultima ipotesi: le elezioni sarebbero annullate, arriverebbe un commissario e si tornerebbe al voto.
Se infatti ci fosse l’annullamento di due liste su tre ne rimarrebbe in campo solo una, ma le due condizioni previste dalla legge non sarebbero rispettate: il numero di votanti sarebbe sì non inferiore al 50% (ha votato infatti il 64%), ma i voti validi andati alla lista arrivata seconda, cioè la lista Borghi, non arriverebbero al 50%.