MARINA DI GROSSETO – Due giorni di vacanza lontano dal circo mediatico che gira attorno all’udienza per il naufragio della Costa Concordia. Sono quelli che si è preso il comandante Francesco Schettino (a fianco, nella foto di Enzo Russo, con il proprio avvocato), che, assieme ai propri legali, ha affittato una casa a Marina di Grosseto, in attesa che domani riparta l’udienza preliminare. I legali si Schettino stanno studiando gli atti del processo, e in particolare le 200 richieste di costituzione di parte civile fatte da naufraghi e dai legali dell’Isola del Giglio. Tra le richieste quella delle associazioni ambientaliste, tra cui Enpa e Wwf, che hanno ipotizzato risarcimenti per danni provocati dal naufragio ad ambiente, flora e fauna: tra questi si argomenta il fatto che il relitto adagiato sui fondali davanti all’Isola del Giglio stia da mesi disturbando la naturale rotta migratoria degli uccelli e i tragitti acquatici dei pesci.
Domani il Gup dovrà decidere se ammettere o meno le richieste fatte dagli avvocati dei passeggeri di costituirsi parte civile nell’udienza. E se rinviare a giudizio Schettino e gli altri cinque indagati.
La Procura di Grosseto aprirà un fascicolo sui vertici societari di Costa Crociere e Carnival Corporation & Plc in merito al naufragio della Costa Concordia. La nuova inchiesta nasce da una denuncia presentata dal pool di avvocati di ‘Giustizia per la Concordia’ che chiede di indagare i consigli di amministrazione delle compagnie per concorso con gli attuali imputati nel naufragio e nel ritardo dei soccorsi al Giglio dove vi furono 32 vittime. La denuncia-querela si basa sulle indagini già svolte dalla procura e che finora hanno portato alla richiesta di rinvio a giudizio per Francesco Schettino ed altri cinque indagati, tutti insieme accusati di omicidio plurimo colposo e lesioni plurime colpose.