![Crisi dell’agricoltura, Vivarelli Colonna: «Speravo in maggiore sensibilità dopo l’alluvione»](https://www.ilgiunco.net/images//images/2012/10/antonfrancesco-vivarelli-colonnamod-41177.jpg)
di Lorenzo Falconi
GROSSETO – Un bilancio, quello del 2012 che guarda direttamente in faccia il mondo dell’agricoltura, avvolto da una crisi accentuata dalle recenti vicende legate all’alluvione. In Maremma si cerca di ripartire tra mille difficoltà e anche tra l’indifferenza degli istituti bancari e dello Stato, almeno secondo le parole di Antonfrancesco Vivarelli Colonna, presidente di Confagricoltura Grosseto: «speravo in una maggiore sensibilità per le zone alluvionate. C’è una quasi totale apatia da parte degli istituti bancari che, eccezion fatta per casi sporadici, non sono andati oltre i vuoti proclami di circostanza, senza che ci sia stata una reale risposta nei confronti di chi ha subito danni, come le auspicate linee di credito agevolate, il blocco del pagamento delle rate dei mutui, o la riduzione dei tassi di interesse».
Un concetto che si estende anche alla mancanza di responsabilità che proviene dallo Stato e dalla politica: «a metà dicembre siamo stati ricevuti dal presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini – spiega Vivarelli Colonna -, in quella circostanza ci è stato detto che si poteva fare ben poco, visto che insediato c’era un governo tecnico. Oggi in Maremma manca un progetto per il futuro dell’agricoltura. Progetto che non potrà mai realizzarsi fino a quando non ci sarà, da parte della politica, un’assunzione di responsabilità seria nel dare risposte. Sono indispensabili politiche di conservazione del territorio ed è prioritario mettere gli agricoltori nella condizione di fare il bene di tutti».
Tra gli aspetti da rivedere e le accuse ben precise, c’è anche un percorso che Confagricoltura ha svolto per migliorare le condizioni del settore, soprattutto dal punto di vista fiscale: «sono le nostre vittorie, ottenute sul campo – osserva il presidente dell’associazione di categoria -. Nel decreto di stabilità era emerso che non era più possibile per le S.p.a. scegliere tra contabilità forfettaria e ordinaria, ma abbiamo ottenuto una proroga fino al 2015. Inoltre, per quanto concerne l’articolo 62, con obbligo ai pagamenti a 30 o 60 giorni sui prodotti agricoli e alimentari, abbiamo ottenuto una maggiore flessibilità».